Il chirurgo estetico libero professionista
In Italia scegliere d’essere un libero professionista, purtroppo, è diventato quasi masochismo. Prima di tutto i colleghi studenti cominciano a dire “ma dove vuoi andare”, con quell’aria di quelli che tifano sempre per squadre mediocri, “ma dove vai, cosa vuoi fare?”. Poi ci si mettono alcuni Professori che, se esci dalla strada battuta, guai: diventi il nemico. La verità è che di te caro studente non frega a nessuno, fai gli anni di medicina, poi la specializzazione; poi, per fare estetica, devi apprendere da corsi con i tuoi stessi professori. Logicamente, pagando (in dieci partecipanti minimo) per vedere un intervento, o far da “mulo “di un chirurgo estetico famoso per pochi euro. E se riesci ad affermarti con la strada normale, ce la fai verso i quaranta-quarantadue. Forse.
La scelta
O fai il dipendente o fai il libero professionista, l’imprenditore di te stesso: chi fa il dipendente, lavora per qualcun altro; chi lavora in propri,o lancia progetti e iniziative in autonomia.
L’importante è capire quale scelta fare - e prima possibile, semplicemente per evitare anni di frustrazioni -perché, se credi che fare il chirurgo estetico libero professionista sia bella vita e soldi a palate dall’inizio - non preparandoti a periodi iniziali difficili di frustrazione - il chirurgo estetico libero professionista non fa per te. Se invece lavori sotto padrone, ma hai lo spirito del libero professionista, puoi resistere per un po’; ma poi è chiaro che scoppi da qualche parte. E’con queste premesse che dventa importante capire se sei, di fatto, un libero professionista.
Il primo segnale è se sei disposto a lanciarti nel mondo dei liberi professionisti senza disporre di molto denaro. Il gran luogo comune del dipendente è che per fare il chirurgo professionista devi avere per iniziare un sacco di soldi: ma non è vero, perché se guardi la storia di decine di professionisti, molti sono partiti in concreto da zero. Sì, è vero che ci sono liberi professionisti che partono con il conto di papà, ma credetemi: se non sono motivati, finiscono tutti a fare i medici estetici di basso livello. I migliori professionisti i soldi li trovano, sono motivati, li chiedono in prestito, coinvolgono persone, fanno piu lavori: pur di pagare il loro progetto e raggiungere il loro obiettivo.
Il secondo segnale, sono le porte in faccia al’inizio: chi ha la fibra, per non dire le palle, va avanti nonostante tutto e nonostante tutti.
Il terzo segnale è che fare il chirurgo estetico libero professionista non è una scelta a tavolino, ma una necessità è un bisogno: al punto tale che - piuttosto che lavorare per qualcun altro - sei pronto a lottare a passarne di tutti colori fin quando non ti realizzi. Alla fine ha ragione quel detto che “piuttosto che lavorare quaranta ore per qualcuno, sei disposto a lavorarne quaranta per essere totalmente indipendente”.
Tutti i chirurghi estetici liberi professionisti sono accomunati da questi elementi.
NON DIPENDERE DA NESSUNO
DISEGNARSI LA PROPRIA VITA
Un nostro studente mi ha detto: “ma il figlio del Primario sicuramente ha piu possibilità di me”.
Invece, no: il figlio del primario se sbaglia si brucia come te. Si vive in un mondo, dove la competenza, la capacità sta emergendo: il piu bravo chi lavora meglio nella libera professione emerge sempre.
All’inizio certo non è facile. Esistono medici che piuttosto che scegliere la libera professione, preferiscono fare gli zerbini e gli yes man o isolarsi. In parte sono comprensibili perché non è facile, per un chirurgo estetico libero professionista che ha questa mentalità indipendente, che vuole vivere libero, arrivare a fare le cose sue. E’ normale all’inizio vivere in una certa insicurezza, per un giovane medico chirurgo estetico. E’ normale alzarsi alla mattina e dire “chi me lo paga lo stipendio? nessuno e come me lo pago? Me lo pago da me con i miei pazienti”.
La chiave di tutto qual è? Come si chiama questa bacchetta magica che mi farà emergere, mi permetterà di riuscire?
Una sola: essere bravo, essere il migliore, sapere fare quello che altri non sanno, o che fanno un enorme fatica a sapere Per il laureato in medicina con abilitazione, lo specializzando e qualsiasi medico decida di diventare libero professionista ci siamo noi. Un corso durissimo: il giorno dopo che si scende dall’aereo, subito in sala operatoria; poi ore e ore al tavolo operatorio pe seguire i casi di chirurgia estetica dal momento in cui un paziente entra in studio a mesi dopo l' intervento.
La competenza, il sapere essere messo in condizioni di apprendere - due corsisti alla volta come massimo -il poter essere prima operatore mettono in condizione lo studente di emergere al ritorno. E, come si diceva nel secolo scorso, “ciò che impari nessuno te lo porta via”.